B DIL:IL GIRONE DELLA NUOVA VIOLA AI RAGGI X, PARLA IL GIORNALISTA RINO PORRO

Pregi ,dettagli e curiosità del nuovo raggruppamento dei nero-arancio

Serie B Gir D. Sarà questa la nuova locations della nuova Viola per la stagione 2009/2010.
La piazza reggina conosce poco un girone che raggruppa in se tante compagini pugliesi, qualche siciliana, i lucani
del Bernalda e le campane aspettando l'ufficialità per il ripescaggio della Pallacanestro Catanzaro.
Intervistiamo il nostro collega Rino Porro, uno dei più grandi esperti del girone e da sempre sostenitore del basket
in particolare quello pugliese seguito sulle frequenze di BasketPuglia.it.
Rino è una penna abile e proverà a descriverci cosa serve per stupire in un girone difficilissimo.

Catanzaro insegna, molto spesso non bastano le ottime "figurine" acquistate sul mercato. Serve gruppo, sostanza e
tranquillità. Quanti giovani interessanti ci sono nel girone?
R:Sicuramente diversi giovani si sono fatti apprezzare nello scorso campionato, risultando spesso anche decisivi in diverse situazioni "incandescenti". Parlo di Salamina, play tascabile del S.Severo (classe 1988), richiesto in questa estate anche in A Dilettanti dal Molfetta; di Bruno, pivottone del Pozzuoli (classe 1984), del barese Cancellieri, decisivo per la salvezza del Cus Bari, e dei coratini Cozzoli e Kavaric, quest'ultimo in forte ascesa nel finale di stagione, con numeri da capogiro nei quarti di finale contro il Massafra. Non under sulla carta, ma giovane di belle speranze è certamente l'argentino Degregori(Vecchia conosenza del Soverato di C2 di Gualtieri Ndr), in forza al Catania, uno dei giocatori maggiormente apprezzati dagli addetti ai lavori del girone D della B dilettanti. Giovani interessanti, dunque, si, in un campionato rinomatamente molto duro, considerato il terzo girone della serie A dilettanti.


Parliamo di atleti. Chi sono secondo te i cinque giocatori con più talento del campionato appena trascorso?
R:Nel ruolo di playmaker inserisco tranquillamente Andrea Cattani(foto 2), un giocatore dal talento indiscutibile, che meriterebbe ancora palcoscenici superiori. Ma anche i fratelli Paparella (uno in forza all'Agrigento e l'altro al Massafra) meritano più che una citazione.
Come guardia non posso non pensare al ballottaggio tra Gianluca Tartaglia, vincitore del campionato con Agrigento e protagonista assoluto dei play-off per coach Corpaci e Marco Scorrano(foto 3)del Pozzuoli, probabilmente il giocatore più costante in tutto il torneo, oltre che capocannoniere del girone.
Nello spot di ala ritengo Birindelli del Massafra il giocatore con maggiore talento, che ha dato un buon contributo a coach Roggiani. Nello spot di ala-centro entra a pieno titolo Paolo Chiarello del Corato, un mix di grinta e tecnica che sotto i tabelloni ma anche dal perimetro ha reso la vita difficile a tutti i suoi "colleghi". Ma in execuo voglio lodare le prestazioni di Serino del Maddaloni, che ha riscattato pienamente la brutta stagione con Bisceglie (retrocessione due stagioni fa) con una super annata con la maglia casertana. Nel ruolo di centro mi affido all'esperienza e alla concretezza di Rolando del Catania. Un giocatore non bellissimo da vedere, ma probabilmente una tipologia di pivot ormai in estinzione. Movimenti da centro puro per un giocatore che infatti ha guadagnato la riconferma solo dopo pocissimi giorni dalla fine del campionato. Merce rara!


Quanto conta il fattore campo. Chi ha il pubblico più numeroso, chi quello più rumoroso?
R:Il fattore campo, dopo innumerevoli stagioni vissute e narrate, posso dire che conta a metà. Nella regular season credo conti in maniera importante. Non è un caso che nel girone D vincere fuori casa è impresa ardua per tutti. Ma nei play-off le statistiche dicono che non ha alcun valore. Tutto si trasforma: le squadre trovano energie nascoste, la stanchezza a volte si fa sentire, la pressione sale. Negli ultimi anni la squadra arrivata prima al termine della regular season non ha mai vinto il campionato, perdendo una gara in casa nella serie finale e non riuscendo a ottenere l'obiettivo tanto agognato. Potenza, Ostuni, Agrigento sono solo gli ultimi esempi di quanto il fattore campo avverso, se si è determinati, possa addirittura essere un vantaggio per chi gioca in trasferta. Come pubblico credo che le piazze di S.Severo e Corato abbiano espresso negli anni in questa categoria il pubblico più rimoroso, caloroso e competente del girone. S.Severo sicuramernte per numero (4.000 spettatori) e Corato per calore e competenza.

Come hanno appreso i network pugliesi la notizia dell’arrivo nel girone della nuova Viola Reggio Calabria?
R:Personalmente con grande entusiasmo e profondo rispetto. Reggio Calabria, così come Brindisi, sono un patrimonio del nostro basket. La tradizione, le imprese, la competenza del pubblico e della dirigenza e l'entusiasmo che Reggio ha sempre tramandato nel tempo non poteva essere insabbiato a lungo. Ho appreso con grande gioia la notizia del ritorno di una città storica nel quarto campionato nazionale. Spero di essere presto ospite del vostro mitico impianto e di poter "respirare" l'aria di un tempio del basket italiano a cui auguro di ritornare al più presto in auge ai massimi livelli. Un consiglio, però: ci vuole pazienza e calma per perseguire questo obiettivo. Al pubblico di Reggio dico di essere sempre con la squadra e di non creare quella pressione che spesso risulta negativa per l'ambiente, per i giocatori e per la società. E di non abbattersi durante gli inevitabili momenti negativi di una stagione sgretolando ciò che la società ha costruito. Brindisi, dopo un play-off perso contro Veroli che avrebbe tagliato le gambe a chiunque, ha avuto la forza di reagire: pubblico, giocatori e società hanno capito gli errori e infatti l'anno dopo, dopo mille vicissitudini, ha raggiunto il tanto agognato salto in LegA2. So che a Reggio c'è molto entusiasmo e voglia di ricominciare. La competenza c'è. Per cui avanti tutti insieme, a piccoli passi.

Invitiamo i nostri lettori a guardare lo speciale del Basket Mercato 2009/10, che si è tenuto a Corato

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Intervista di Giovanni Mafrici

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